La prima volta che il cliente ti vede. Il tuo primo volto, la tua vetrina. È la vetrina in cui devi mostrare i tuoi prodotti più importanti e, ovviamente, deve attirare l’attenzione. Ma… sai come si fa?
Per prima cosa, che tipo di vetrina hai?
In base a diversi fattori possiamo distinguere diverse tipologie di vetrine. Questi fattori sono la sua configurazione, posizione o materiale di cui è composto.
La prima differenziazione sta nel fatto che mostri o meno lo spazio interno del negozio. Distinguiamo:
- Sfondo aperto: vediamo il negozio
- Sfondo chiuso: non vediamo il negozio
- Fondo semichiuso: la parte inferiore rimane chiusa
Per località distinguiamo:
- Facciata
- Corridoio
- Interni
Secondo, quale parte della tua finestra attira maggiormente l’attenzione?
L’essere umano, più specificatamente l’occhio umano, ha abitudini e reazioni studiate per migliorare il marketing aziendale. All’interno di una vetrina si stima che la zona centrale riceva il 50% dell’attenzione.
All’interno dei laterali, l’occhio va leggermente prima a sinistra che a destra. D’altra parte,il terzo inferiore della finestra riceve il 70% degli interessi, la prima cosa che abbiamo in mente.
Terzo, come illumini la vetrina del tuo negozio?
Potresti essere chiaro su tutto quanto sopra. Anche la tua vetrina è posizionata in modo tale che, dove va l’attenzione, ci sia il tuo prodotto migliore, ma è ben illuminato?
Non importa quanto sia suggestiva la tua vetrina, se non dispone di un’illuminazione adeguata passerà inosservata. Per avere una buona illuminazione è necessaria una luce che permetta di apprezzare il prodotto, che sia efficiente dal punto di vista energetico e che i propri operatori siano in grado di effettuare la manutenzione.
- Quantità di luce: se la nostra vetrina è dipinta con colori scuri, avremo bisogno di più luce. Se invece la finestra è composta da colori chiari, che riflettono più luce, avremo bisogno di meno luce.
- Qualità della luce: quando acquistiamo gli apparecchi di illuminazione dobbiamo tenere conto del CRI (indice di resa cromatica). Questo indice misura la qualità dell’apparecchio di illuminazione nel rappresentare i colori naturali. Nella nostra vetrina dobbiamo pretendere un minimo di 80.
- Temperatura colore: l’unità che misura la temperatura del colore è i gradi Kelvin (K). Questa misurazione ci dà un’idea della tonalità della luce emessa dalla lampadina. In questo modo, più sono i gradi K, più la luce risulterà bianca. Al contrario, una lampadina con meno K emetterà luce con tonalità più giallastre.
A seconda del numero di K che possiede una lampadina distingueremo tra Luce Calda, Neutra o Fredda.
- Angolo di apertura: questa decisione ci aiuterà a creare diversi tipi di ombre, morbide o forti. Le ombre morbide creano un’atmosfera accogliente e naturale. Li raggiungiamo con un ampio angolo di luce che crea una luce più uniforme. Si ottiene attraverso luci estese. Nel frattempo, se cerchiamo ombre più aggressive e pronunciate, installeremo luci con un angolo di apertura più piccolo.
Dobbiamo tenere conto della posizione del nostro punto luce. La cosa perfetta sarebbe avere un sistema che ci permetta di modificare l’ampiezza tutte le volte che vogliamo.
Il LED nella vetrina
Faretti di corsia. Il prodotto ideale per raggiungere la versatilità. Queste luci sono installate su un binario elettrificato. Possiamo quindi spostarli e ruotarli a nostro piacimento.
Posiziona una corsia davanti all’aereo dove posizionerai i tuoi prodotti. In questo modo eviterai la luce dall’alto, che è la meno lusinghiera. Inoltre, ridurremo al minimo le ombre se abbiamo degli scaffali all’interno della nostra vetrina.
Tutti questi suggerimenti ti aiuteranno a sapere come ottenere il meglio dalla tua vetrina.Attira l’attenzione e invita i tuoi clienti a entrare!