Ne hai sentito parlare molte volte. Quelle stanze nei film dove le persone entrano indossando tute speciali e decontaminate. Scopri la realtà di queste salse!

Cosa sono le camere bianche?

Una Clean Room è uno spazio chiuso che consente livelli di contaminazione davvero bassi. L’ambiente è sottoposto a sistemi di controllo rigorosi. Devono controllare, tra le altre cose, l’illuminazione, le particelle d’aria, la temperatura, l’umidità… Queste stanze sono anche chiamate “ambiente controllato”.

Questo tipo di locali comprende, oltre alle camere bianche, spazi con macchinari sensibili come sale radiologiche o sale di cablaggio ad alta tensione.

Quando sono apparsi per la prima volta?

La nascita di queste stanze fu per motivi medici, a quel tempo erano conosciute come “stanze bianche”. Alla fine del 19° secolo i chirurghi si resero conto che con un’intensa ventilazione nelle sale operatorie le infezioni si riducevano notevolmente.

La prima camera bianca moderna fu progettata da un fisico americano nel 1960. La sua innovazione principale fu l’integrazione di un flusso d’aria costante e altamente filtrato. In questo modo espelleva le impurità dall’interno.

A cosa servono?

Queste speciali camere vengono utilizzate nei processi che richiedono aria priva di impurità. Cioè per sviluppare prodotti microelettronici, medicinali, alimenti… L’industria alimentare, ad esempio, ha bisogno del contenimento delle particelle e del contenimento batteriologico per superare la garanzia di qualità del prodotto.

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Cosa viene controllato in loro?

  • Flusso d’aria in una camera bianca: flusso d’aria altamente filtrato. Esistono due tipi di flusso d’aria. Da un lato il multidirezionale, che diluisce l’inquinamento fornendo aria pulita. L’unidirezionale, invece, attraversa la stanza in modo uniforme in modo da eliminare la contaminazione senza possibilità che si diffonda.
  • Contaminazione personale: gli stessi utenti della stanza sono la principale fonte di microrganismi. Da qui il controllo approfondito e la decontaminazione prima dell’ingresso. Gli indumenti con cui si entra nella stanza vengono rimossi e decontaminati immediatamente all’uscita, così come all’ingresso. Le docce d’aria sono una risorsa utilizzata in questi casi. Usano getti per dirigere il flusso d’aria ad alta velocità e trattenere lo sporco nei filtri. Grazie ad essi viene effettuata un’accurata pulizia del personale e del materiale da introdurre nel locale.
  • Livelli di umidità ed elettricità statica: zero condensa e livello di umidità costante compreso tra il 40 e il 60%. Ciò impedisce l’elettricità statica. Infine è necessaria una rete di terra diversa da quella del resto dell’edificio con una resistenza molto bassa.
  • Temperatura: Varia a seconda dell’attività svolta all’interno.
  • Illuminazione: la qualità della luce deve essere sorprendente. Tieni presente che i processi eseguiti in queste stanze richiedono grande precisione. La difficoltà nel raggiungere questo obiettivo è che il sistema di ventilazione occupa solitamente il 90% della superficie della stanza. Adattabilità e la qualità della luce LED lo rende l’opzione migliore per queste stanze.< / li>

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