Esistono diversi tipi di LED, che possono variare a seconda delle loro caratteristiche e dell’utilizzo.
LED comune
Il comune LED è il più utilizzato e lo troviamo nella maggior parte degli elettrodomestici. Lo troviamo sul telecomando del televisore o dell’impianto audio, lo vediamo anche sulle spie “Stand By”, sul pannello del microonde, del forno…
Anche nelle strade, a causa della crescente necessità di efficienza energetica, le organizzazioni ufficiali scommettono su questa tecnologia nei semafori e in altri segnali luminosi. Inoltre, nelle case, nelle strade, negli uffici, nelle fabbriche, nei negozi…, possiamo trovarle su Lampadine a LED o lampade a LED, che hanno iniziato a sostituire le lampade e le lampadine convenzionali. In queste tipologie di LED troviamo 3 diodi sullo stesso chip, che utilizzano la configurazione “RGB” (Rosso, Verde, Blu), che non è altro che utilizzare i colori primari per ottenere la luce bianca.
LED SMD
Il LED SMD è chiamato con il suo acronimo in inglese “Surface Mounted Diode”. La particolarità di questa tecnologia è che ogni punto luce può essere incapsulato, da solo o accompagnato da altri LED, in una resina semirigida che viene poi posizionata su un circuito stampato, in modo che l’insieme crei un apparecchio illuminante.
Il LED SMD è caratterizzato dal suo colore giallastro, dovuto al fatto di essere ricoperto da un sottile strato di fosforo. In questo modo, i toni del blu vengono assorbiti e la luce che emette è più chiara e naturale. Ecco perché produce meno affaticamento nell’occhio umano e richiede meno energia per ottenere una luminosità ottimale.
Anche questo tipo di illuminazione si basa sul modello “RGB” e, combinando i colori primari (Rosso, Verde, Blu) ottiene fino a 16 milioni di sfumature diverse, riproducendo perfettamente l’arco cromatico.
Inoltre, è in grado di generare da 60 a 80 lumen per watt. Lo fa in modo unidirezionale o ad angolo, che può raggiungere i 360 gradi di apertura. Oltre a questo, ha un CRI (indice di resa cromatica) di 80. Questa informazione lo avvicina e gli fa simulare meglio le condizioni di luce naturale.
All’interno di questo tipo di LED troviamo il LED SMD-3528, il LED SMD-5050 e il LED SDM-5630.
LED COB
Infine abbiamo la tecnologia LED COB, per il suo acronimo in inglese “Chip On Board”. Questa nuova varietà collega diversi LED insieme, in serie o in parallelo nello stesso pacchetto. Il COB LED offre prestazioni luminose maggiori rispetto ai suoi fratelli. Pertanto, fornirà più luce utilizzando la stessa potenza. Grazie a questo vantaggio, non è necessario focalizzare la luce su un punto per illuminare bene un’area. Fornisce un fascio di luce con apertura fino a 160º. Come se ciò non bastasse, l’indice di resa cromatica (CRI) è superiore al 90%. La sua emissione luminosa è stimata in circa 110 lumen per watt (Lm/W).
Il LED COB dissipa anche meglio il calore, grazie alla sua costruzione e alla disposizione dei LED. Un altro vantaggio che offrono questi tipi di LED rispetto ad altri è che hanno una maggiore capacità di resistere alle variazioni di tensione della corrente elettrica.